Sarà banale, ma a me piacciono gli
animali. No davvero. E pure parecchio.
Perché ogni veterinario (spessissimo il sottoscritto compreso), alla domanda (un po' troppo frequente in effetti): "Ma tu fai il veterinario perché ami gli animali?", escogita una risposta per stupire gli interlocutori, per non ridurre tutto ad una tanto semplicistica spiegazione. Quasi a dover dare un senso più profondo alla propria scelta di vita. Oppure solo perché è la centesima volta che si sente formulare il quesito e spera di shockare l'interlocutore. Dunque se ne sentono di notevoli: "No si beh...è che mi piace la medicina, ma non avrei potuto curare le persone perché mi immedesimo troppo" (questa va parecchio); "Si mi piacciono ma non è questa la vera ragione: ho scelto questo lavoro perché non potevo immaginare di rinchiudermi tutto il giorno dentro un ufficio" (eccerto, invece chiuso dentro un ambulatorio che, per giunta, non ha neppure orari di chiusura garantiti...). "No: io faccio questo lavoro perché sono misantropo (parola molto in auge tra noi veterinari) e preferisco avere il meno possibile a che fare con le persone". Non fa una piega, ma allora, oltre che misantropi siamo anche poco informati: ogni animale che arriva possiede almeno un proprietario, e generalmente in stato di stress! E poi c'è la mia preferita, quella che avrei voluto inventare io: "No a me in realtà gli animali non dicono molto, ma la facoltà di veterinaria era piena di ragazze!". Imbattibile.
2 commenti:
ciao ale,tutto quello che dici e' giustissimo ma,hai mai pensato al rovescio della medaglia????la stessa domanda puo'essere retorica,del tipo:"ami gli animali,e' vero???"oppure:"si vede proprio dottore'che amate gli animali".....(sottinteso)......"allora mi fate lo sconto"o meglio:"nun m'fat'pava'"!!!!......realta' del sud o teoria universale??????:)
sisi..beh quello ce lo chiederebbero pure se li odiassimo! ;)
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